Le quattro componenti del sovrappeso:
E’ stato osservato che nelle famiglie dove compare l’obesità è più facile che si verifichino altri casi di obesità. L’ereditarietà incide sul peso corporeo per il 30%.
Un ambiente alimentare molto stimolante porta ad un uso improprio dei cibi. Le abitudini alimentari acquisite e l’ambiente alimentare incidono sul peso per il 30%.
I modelli corporei proposti dalle società occidentali, la disponibilità di cibo e la cultura occidentale orientata verso l’eccessiva magrezza incidono sul peso per il 35%.
I fattori individuali, ai quali si attribuisce sempre molta importanza, incidono in maniera modesta sui complicati meccanismi che gestiscono il peso corporeo. La forza di volontà e la determinazione a dimagrire possono influire sul peso corporeo solo per il 5%.
Sono immodificabili. La dieta non può cambiare la costituzione robusta.
La dieta fa scattare meccanismi fisici e psicologici, quali fame e desiderio di cibi proibiti, tali da peggiorare il rapporto con l’ambiente alimentare.
La dieta determina confusione ed isolamento. Inizialmente, la perdita di peso può rappresentare un apprezzamento sociale ma in seconda istanza determina isolamento poiché l’esecuzione di una dieta non consente di poter partecipare ad eventi sociali.
La dieta, attraverso i ripetuti fallimenti, annulla l’autostima e fa nascere una sensazione netta di perdita delle proprie capacità e della propria efficacia.
In alternativa alla dieta fortemente ipocalorica è consigliabile adottare un piano alimentare moderatamente ipocalorico bilanciato affiancato ad un lavoro di riabilitazione e rieducazione alimentare.
Con un lavoro di riabilitazione e di rieducazione alimentare si smaltisce il sovrappeso e si diventa autonomi di fronte al cibo.
Attraverso la conoscenza dei FATTORI GENETICI si determina una efficace e positiva risposta al trattamento e alla gestione del peso nel tempo.
Attraverso lo studio e l’osservazione dei FATTORI AMBIENTALI e del proprio stile di vita è possibile evidenziare e gestire quelli problematici, attraverso opportune strategie operative.
Attraverso una corretta informazione alimentare si mette in atto un comportamento reattivo nei confronti delle informazioni diffuse da mass media e dagli operatori dell’industria della dieta.
Attraverso un’accurata riabilitazione alla percezione dei segnali corporei (fame e sazietà) è possibile modificare il comportamento alimentare con riflessi positivi sulla gestione del peso corporeo a breve ed a lungo termine.